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"Ciocchéingiusto" - (e perdente) vent'anni dopo

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  "Ciocchéingiusto" - (e perdente) vent'anni dopo   Dopo il libro di Nicola Piccenna alias Mattia Solvéri : "Ciocchéggiusto" - novelle di giudici, avvocati e imputati, è in arrivo "Ciocchéingiusto" - (e perdente) vent'anni dopo Uno sguardo sulla libertà di stampa e sul rispetto dell'art. 21 della Costituzione Italiana e sulla battaglia in loro difesa da parte di uno sparuto gruppo di giornalisti, avvocati e cittadini "comuni" o, come preferirono dire alcuni poveretti, "quisque de populo". Le dichiarazioni di facciata e le frasi roboanti degli "strenui difensori della legalità" (termine usato per definire un avvocato nella sentenza di un tribunale con la "t" minuscola) appaiono in tutta la loro inutile presunzione di maneggiare il sistema giudiziario Italiano. Spesso criticato, forse a ragione, ma in grado di resistere a tutte le ignobili malversazioni cui può essere sottoposto dalla politica, dall'

Perché serve un altro spazio di racconto e dialogo sulla Sanità in Basilicata

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  La gestione della Cosa Pubblica e la garanzia che tutti i cittadini possano godere dei diritti costituzionali per tutelare la vita, la salute, l'istruzione e la pari dignità, passano attraverso l'organizzazione sociale e le strutture che lo Stato in primis e tutte le sue articolazioni territoriali sono chiamati a realizzare e rendere fruibile. Il diritto alla salute e l'accesso alle cure garantito a tutti i cittadini senza alcuna limitazione o vincolo sociale, economico e culturale, hanno rappresentato per anni una delle peculiarità qualificanti dello Stato Italiano: molto più avanzato e "civile", sia consentito dirlo, anche di quelle c.d. democrazie compiute che ancora oggi chiedono la carta di credito oppure la carta assicurativa quale condizione di accesso alla sanità. Negli ultimi anni, progressivamente peggiorando, le difficoltà dei conti dello Stato Italiano, la competenza dei dirigenti e burocrati dell'impiego pubblico ad ogni livello, il senso delle